"Fa' che il cibo sia la tua medicina
e la medicina il tuo cibo"
Ippocrate, medico greco
La medicina nutrizionale studia l’equilibrio dei nutrienti nella persona sia in salute che in malattia.
Tale equilibrio può essere garantito attraverso una sana alimentazione, un corretto stile di vita e favorendo l’affermazione del pensiero positivo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come condizione di benessere fisico, psichico e sociale della persona.
Per far questo, la dieta deve essere varia ed equilibrata e l’alimento deve rispondere a determinati requisiti: deve essere nutriente, appetibile, disponibile, innocuo e compatibile con le abitudini alimentari della persona.
La salute e il benessere psicofisico sono il risultato di un “fragile” equilibrio tra acidità ed alcalinità.
L’uomo in condizione di salute è un essere alcalino, e una cellula umana in condizioni normali ha molto ossigeno molecolare e un pH leggermente alcalino (con valori compresi tra 7.35 e 7.45).
Il motivo per cui molte persone si ammalano di malattie cronico-degenerative o di cancro è perché hanno il sangue ad un pH particolarmente acido.
Un pH acido può essere la conseguenza di una dieta acida, dello stress emotivo, del sovraccarico di tossine, di reazioni immunitarie o di qualsiasi processo che privi la cellula di ossigeno e di altre sostanze nutritive.
In queste condizioni, il corpo cercherà di compensare l’ambiente acido usando minerali alcalini (ad esempio, calcio e magnesio). Se la dieta non contiene abbastanza minerali alcalini (frutta, verdura, cereali integrali), si potrà osservare un accumulo di acidi nelle cellule.
A far sì che il corpo si mantenga sano ed alcalino, nonostante le cellule continuino a produrre acidi, contribuiscono la sua capacità drenante e la sua riserva alcalina (minerali, tessuti, denti ed ossa). Quando la riserva alcalina del sangue e dei tessuti si esaurisce, il prelievo dei minerali alcalini dai denti e dalle ossa causa carie ed osteoporosi.
Al contrario, a un pH leggermente superiore a 7.4 le cellule tumorali diventano dormienti, e a un pH di 8.5 le cellule tumorali muoiono, mentre le cellule sane sopravvivono.
Altre fonti di malattie per l'organismo sono i radicali liberi.
Il radicale libero è una molecola reattiva che contiene almeno un elettrone spaiato, e quindi la sua carica elettromagnetica non è in pareggio. Proprio per questa caratteristica, il radicale libero cerca una condizione di equilibrio, sottraendo un elettrone ad una molecola vicina: un vero "furto biologico", che crea una reazione a catena: il radicale libero a sua volta cercherà di colmare questa sua condizione di svantaggio, sottraendo una carica alla molecola vicina. Questa reazione a catena va interrotta allo scopo di evitare che le diverse strutture cellulari vengano danneggiate.
Diversi i radicali liberi presenti nell'organismo: i maggiormente rappresentati sono quelli a contenuto di idrogeno, come l'anione superossido (O2-) e il perossido di idrogeno (H2O2).
La produzione di radicali liberi è una condizione fisiologica che si verifica regolarmente nelle reazioni biochimiche cellulari, ma per fortuna l’organismo ha un sistema di difesa in grado di neutralizzare la maggior parte degli elettroni negativi spaiati.
Se esso fosse carente di sali minerali, oltre alla terapia omeopatica con il rimedio monocomponente, potrebbe essere utile una supplementazione dei sali di Schuessler o di altro.
La dieta alcalina è concepita con cibi e bevande non alcaline, ma che dopo la digestione creano una reazione alcalina. Ad esempio il limone, che è un cibo acido (pH 2.4), dopo la digestione è tra i migliori alcalinizzanti naturali esistenti.
La corretta composizione di una dieta alcalina prevede il 60% di cibi alcalinizzanti e il 40% di acidificanti.
Cibi da evitare perchè altamente acidificanti:
Cibi da mangiare con moderazione:
Cibi ottimali:
...è quello di volersi bene assicurando a sé un idoneo stile di vita:
...ricordando che:
"la natura è il migliore medico"
è cosa buona
"prevenire ancor prima che curare"!
Se il caso impone la necessità di curarsi, nel senso di prendersi cura di sé, è bene scegliere un medico che curi la complessità della persona. Uno dei sistemi più validati per ottenere ciò è il ricorso alla medicina omeopatica esercitata da un medico competente.